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mercoledì 24 aprile 2013

Primavera: ... tempo di Stevia Rebaudiana

E' arrivata la Primavera 2013, sole temperature più miti ed anche la natura si risveglia.
Un pianta di Stevia Rebaudiana sul balcone o nell'orto può essere una simpatica novità tra le vostre piante.



giovedì 27 settembre 2012

Coltivazione Stevia Rebudiana: terreno sabbioso

Abbiamo sperimentato la coltivazione della pianta dei Stevia Rebaudiana in un terreno sabbioso ricco di limo. In particolare abbiamo piantato diverse piante sule rive del Lago Maggiore ed i risultati sono stati buoni ma ... si poteva far di meglio.





Il terreno non è stato ingrassato o concimato.

mercoledì 30 maggio 2012

Stevia e Stevia Rebaudiana Bertoni ... Tu che stevia vuoi?

Quando si parla di Stevia ci sono delle distinzioni da fare, perché sul mercato si trovano prodotti che nulla hanno a che fare con la Stevia ma sono “spacciati” per tali. 


La Stevia è nativa in Paraguay, qui ha l’habitat che le permette di crescere e diventare quella che tutto il mondo ci riconosce: la pianta della Salute. Vi sono oltre 250 specie di Stevia ma nessuna (ricordatelo!) ha le caratteristiche medicinali ed edulcoranti della Stevia Rebaudiana Bertoni. 


Tutte le altre sono piante con pochissime o quasi nulle qualità sia medicinali che edulcoranti pur somigliando alla Stevia Rebaudiana Bertoni. Purtroppo sono quelle che facilmente si trovano in vendita nei vivai. Primo consiglio, se acquistate in un vivaio: chiedere quale sia il tipo di Stevia. Se vi rispondono “è Stevia” allora probabilmente vi stanno vendendo (anche in buona fede) una pianta che non vi servirà. 


Questo è il motivo per cui molte persone rimangono deluse dalla “mancata dolcezza” della pianta una volta acquistata. Anzi, molti si lamentano che la foglia ha un terribile sapore amaro. Ora, per logica poiché la Stevia è riconosciuta come uno tra i più potenti edulcoranti del regno vegetale, e noi sentiamo un forte sapore amaro, forse quella che abbiamo in bocca non è Stevia! Se il sapore amaro prevale sul dolce, non è la Stevia Rebaudiana Bertoni! 


Bisogna dire che la Stevia, è una specie di cui ne esistono moltissime varietà, ma solo una è quella che possiede tutte le qualità edulcoranti e medicinali che le si riconoscono: la Stevia Rebaudiana Bertoni. E di questa specie, sono due i tipi che in Paraguay vengono utilizzati nella coltivazione: la qualità Criolla e la qualità Eirete. La prima per le sue qualità edulcoranti; la seconda per le sue qualità medicinali. 


Questo deve essere da monito per coloro che acquistano le piantine ed i prodotti derivati, e ne rimangono poi delusi, perché la loro pianta o gli estratti di stevia non possiedono nessuna o pochissima, capacità edulcorante e anzi, in certi casi è molto pronunciato il sapore amaro di liquirizia; che nelle piante originali e di qualità, Criolla ed Eirete, esiste solo in modo leggerissimo come retrogusto...

giovedì 10 maggio 2012

Stevia Rebaudiana Bertoni ayudar en la producción de alimentos acidificados.

Cómo reducir el azúcar y el uso de la Stevia puede ayudar en la producción de alimentos acidificados.

Un producto con un pH de menos de 7 es ácido, mientras que unacon un pH de más de 7 es alcalino. Un producto ácido sabor agrio y amargo alcalino uno los gustos. Si no se controla la acidificacióna un pH de 4,6, podría resultar en un microorganismo toxinapeligrosa produciendo, conocida como Clostridium botulinum, quepuede crecer en algunos alimentos. Dado que la stevia y productosafines están tímido de un pH de 7, estos son neutrales en la acidez y son generalmente reconocidos como seguros. La concesión dela stevia el estatus de "generalmente reconocida como segura" edulcorante, la FDA no está de acuerdo que el edulcorante naturalo cualquiera de sus ingredientes son altamente alcalinos por naturaleza y no plantean riesgos para la salud.

mercoledì 9 maggio 2012

Stevia Rebaudiana Bertoni help in acidified food production.

How reducing sugar and using Stevia can help in acidified food production.

A product with a pH of less than 7 is acidic, while one with a pH of more than 7 is alkaline. An acid product tastes sour, and an alkaline one tastes bitter. If acidification is not controlled at a pH of 4.6, it might result in a dangerous toxin producing microorganism, known as Clostridium botulinum, which can grow on some foods. Since stevia and related products fall shy of a pH of 7, these are neutral in acidity and are generally recognized as safe. Granting stevia the status of “generally recognized as safe” sweetener, the FDA does not disagree that the all-natural sweetener or any of its ingredients are highly alkaline in nature and pose no health risks.




White sugar is acidifying in nature and devoid of all trace elements, enzymes, and vitamins, which is not easily converted by the body. However, naturally occurring sugars of fruits and vegetables and natural sweeteners, such as stevia, are not acidifying, as the tissues of fruits and vegetables have the required trace elements to complete their transformation in the body. 


Tests and research have shown the herb safe. In fact, Stevia is the only sweetener known to be highly alkaline.

martedì 8 maggio 2012

STEVIA O ZUCCHERO ... ??? STEVIA !!!


ZUCCHERO: CARIE e PROBLEMI ...  
Lo zucchero è elemento strutturale delle caramelle e delle gomme. Nei diversi prodotti è stato sostituito, spesso, non da una ma da miscele di sostanze diverse, a seconda del tipo di prodotto e della sua destinazione come uso. Sono zuccheri naturali, sostanze chiamate polioli, in pratica alcoli particolari dal gusto dolce, oltre ai diffusi dolcificanti intensivi.

Il primo zucchero alternativo: il fruttosio.
Prende il nome dalla sua grande diffusione nella frutta, è abbondante anche nel miele, ed è ottenuto industrialmente dallo zucchero o a partire da farine come quella di mais. Il fruttosio apporta lo stesso numero di calorie del saccarosio (4 per grammo), ma è più dolce: per la precisione, è 1,7 volte più dolce dello zucchero. Per avere lo stesso effetto dolcificante del saccarosio, quindi, ne sarà necessaria una minore quantità. Inoltre il fruttosio, sempre che sia in piccola quantità, provoca una risposta insulinica molto bassa.

Tra i dolcificanti naturali i più comunemente conosciuti sono:
  • il fruttosio, ossia un monosaccaride contenuto nei frutti e nel miele;
  •  il glucosio, anch’esso monosaccaride contenuto nel miele;
  • il saccarosio che è invece un disaccaride, costituito da fruttosio e  glucosio. Esso viene estratto dalla barbabietola e si ha così il comune zucchero da cucina, oppure dalla canna, da cui si ha appunto lo zucchero di canna.

In commercio si trovano facilmente sia il fruttosio che il saccarosio. Il primo ha un potere dolcificante maggiore ed un indice glicemico inferiore. Ciò però non vuol dire che sia più sano. Oggi gli studi che chiariscano quale sia il dolcificante da preferire tra i due sono diversi e non ancora chiari. Resta indubbio che un consumo  nella norma sia del saccarosio che del fruttosio non sia dannoso.
Quanto alla differenza tra lo zucchero bianco di barbabietola e quello di canna grezzo, il primo è raffinato, il secondo, invece, leggermente meno calorico, mantiene il contenuto di vitamine e sali minerali.

Rispetto allo zucchero tradizionale, quello integrale di canna contiene una minore percentuale di saccarosio, è più ricco di sali minerali (calcio, fosforo, potassio, zinco, fluoro, magnesio) e vitamine (A, B1, B2, B6, C). Il potere calorico è leggermente inferiore, tant’è vero che 100 grammi di zucchero di canna integrale apportano 356 calorie, contro le 392 del tradizionale saccarosio.
Lo zucchero di canna grezzo perde molte sostanze ed è molto simile a quello ottenuto dalla barbabietola.
Molti studi sostengono che, lo zucchero bianco raffinato, per poter essere assimilato e digerito, sottrae al nostro corpo vitamine e sali minerali, in particolare il Calcio e il Cromo.A livello intestinale, alimenta processi fermentativi con produzione di gas e tensione addominale e l’alterazione della flora batterica.
Molte persone, sentono un senso di gonfiore e pesantezza dopo aver mangiato dolci elaborati, ricchi di zucchero. Ciò è causato dal rapido e violento assorbimento dello zucchero nel sangue che fa salire la cosiddetta glicemia. Di fronte a tale subitanea salita, il pancreas risponde immettendo insulina nel sangue. La conseguenza di questa caduta degli zuccheri è l’immissione in circolo, da parte dell’organismo, di altri ormoni atti a far risalire la glicemia, tra cui l’adrenalina che è l’ormone dell’aggressività, della difesa, della tensione.
Ogni cibo raffinato, come direbbe un medico cinese, perde lo Jing ed è come se perdesse il valore biologico, le naturali funzioni per le quali è stato creato.
E’ anche vero che i gusti sono gusti, ora potete fare un raffronto anche di proprietà, a voi la scelta.


Gli zuccheri sintetici sono invece quelli artificiali. In commercio oggi troviamo ad esempio l’aspartame, da molti scelto per diete ipocaloriche in quanto è 200 volte più dolcificante del comune zucchero. Tuttavia alcuni studiosi ritengono che l’aspartame possa incidere sull’insorgere di tumori e leucemie, o essere  tossico a causa della presenza del metanolo. Tali teorie sono ancora oggi in discussione.

La famiglia dei polioli.
Il successo dei polioli è dato dal fatto che sono meno cariogeni degli zuccheri alimentari, perché meno fermentescibili. In pratica, i batteri della placca li utilizzano poco o niente e quindi non possono fare da nutrimento per loro. Unico neo: a dosi eccessive possono causare effetti lassativi. Per questo motivo,per tutti i polioli esiste l’obbligo di legge di inserire sull’etichetta dei prodotti che li contengono la dicitura: “un consumo eccessivo può avere effetti lassativi”.
Maltitolo È un derivato del maltosio, caratterizzato da un sapore dolce simile allo zucchero, e un potere dolcificante di poco inferiore: la sua dolcezza è pari al 75% di quella dello zucchero.  Il suo potere calorico è di circa 2,4 kcal per grammo, un buon risparmio rispetto alle 4 kcal/g dello zucchero. è utilizzato anche in miscela con dolcificanti intensivi.

Isomalt Bianco cristallino, è ottenuto dal saccarosio.Fornisce circa 2 kcal per grammo. Essendo meno dolce dello zucchero - offre una dolcezza del 45 - 50% rispetto a quella fornita dalla stessa quantità di saccarosio - è utilizzato in abbinamento a dolcificanti intensivi. è completamente acariogeno e adatto ai diabetici. Grazie alle sue caratteristiche chimiche che lo rendono resistente al calore, è particolarmente indicato per i prodotti che vengono cotti o che sono soggetti ad alte temperature. Inoltre, non essendo igroscopico risulta adatto per la produzione di caramelle dure, confetti e chewing gum confettati.
Sorbitolo Presente in natura in vari frutti e bacche, si ottiene industrialmente dal glucosio. Ha bassa cariogenicità, possiede un potere edulcorante pari a circa la metà di quello del saccarosio, e apporta 2,4 calorie per grammo. E’ utilizzato in associazione con dolcificanti intensivi.
Mannitolo Presente in natura, si ottiene industrialmente a partire dal fruttosio. Ha un potere edulcorante inferiore allo zucchero - circa il 70 % a parità di dose impiegata – e apporta solo 1,6 - 2 kcal per grammo. Anche in questo caso la combinazione con dolcificanti intensivi rafforza il gusto dolce della caramella o della gomma.
Xilitololo xilitolo è un edulcorante naturale di origine vegetale ipocalorico, dotato dello stesso potere dolcificante dello zucchero. Lo xilitolo, utilizzato nei chewing gum quale  sostitutivo dello zucchero, ha la peculiarità di non essere fermentato dai batteri del cavo orale e quindi di non consentire la formazione degli acidi che corrodono lo smalto. Oltre a ciò, lo xilitolo possiede una provata azione antibatterica, in quanto ostacola la crescita dello Streptococcus Mutans, il più importante microrganismo responsabile della formazione della carie. L’efficacia dell’azione dello xilitolo nel bloccare la crescita batterica è stata oggetto di numerosi studi clinici che hanno dimostrato come il consumo di chewing gum allo xilitolo si associ a una significativa diminuzione della   crescita e della adesività della placca batterica, comportando quindi una riduzione dell’incidenza della carie. 

Stevia: substitute sugar

Stevia is no less sweet than sugar, but have no calories, no carbs, and no artificial ingredients, which make the herb a healthy alternative to sugar.


The number of diabetics in nursing homes is estimated to be rising steadily. As per concerted estimates, one in four seniors at the senior care facilities is suffering from diabetes. However, long-term facilities may not be ready to meet the additional challenges that accompany diabetes. 


Natural sweeteners give foods and beverages a sweet flavor while controlling the sugar intake for diabetics.
They can choose natural sweeteners, STEVIAas an excellent substitute for sugar.

venerdì 4 maggio 2012


Un alternativa allo zucchero: Stevia Rebaudiana Bertoni

Dove trovare un dolcificante totalmente naturale, con valore calorico 0 (zero), senza grassi, senza maltodestrine?
Lo zucchero fa aumentare il livello d'insulina nel sangue quindi se assunto in eccesso si trasforma in grasso. Le alternative artificiali allo zucchero come l'aspartame sono una possibile risposta (non naturale e con grossi dubbi sulla sua impatto sulla salute) ma non la migliore se si considera che a caldo non dolcificano (e quindi non possono essere utilizzati per dolci e biscotti da forno) e hanno comunque un retrogusto sgradevole.
La Stevia può essere una valida risposta visto che è naturale, non apporta calorie e non ha controindicazioni (nemmeno a lungo termine).

Tutti possono trarre beneficio dall'uso della Stevia, ma in particolare i diabetici, chi per problemi di peso deve ridurre l'apporto calorico e i bambini.
diabetici fin'ora, avevano come unica alternativa allo zucchero i dolcificanti artificiali. Un eccessivo consumo di queste sostanze può causare problemi di salute se protratto nel tempo, soprattutto in alcuni soggetti particolarmente sensibili. Alternando invece la Stevia con i dolcificanti artificiali si può ridurne il consumo e limitare il rischio di effetti collaterali.
Se si pensa che 2 cucchiaini di zucchero hanno 40 calorie e che mediamente in America si assumono giornalmente 650 Kcal al giorno provenienti da zucchero, è chiaro intuire come la sostituzione dello zucchero con sostanze che non apportano calorie possa essere di grande aiuto per perdere peso. Se oltretutto lo possiamo fare senza assumere o limitare il consumo di sostanze potenzialmente dannose....
I bambini consumano sempre più spesso gelati, patatine e quant'altro venga offerto loro dall'industria dolciaria che dal canto suo per affezionarli a sè abusa di grassi e zuccheri. Quest'ultimo è uno dei responsabili dell'aumento dell'obesità. Sostituire anche solo parzialmente lo zucchero raffinato con la Stevia, limitando l'uso dei dolcificanti artificiali, può senza dubbio essere d'aiuto per prevenire l'aumento di peso dei ragazzi.
In Giappone, la Stevia è addizionata agli alimenti e alle bevande da più di 20 anni: più precisamente si dolcificano caramelle, gomme da masticare, alimenti secchi e cereali, yogurt e gelati, tè e sidro, dentifrici e collutori, ma viene utilizzata anche per alimenti salati, dove contribuisce ad attenuare il gusto del sale (tipico della cultura agrodolce della cucina orientale).

Sicurezza per la salute: Stevia

Ad oggi non risulta alcuna notizia di controindicazioni all'uso della Stevia senza dimenticare che è utilizzata per dolcificare cibi e bevande dai nativi in Sud America da centinaia di anni, ed consumata abitualmente in Giappone dal 1970. Non ci sono rapporti in cui si parli di casi in cui si siano verificate intossicazioni o effetti collaterali dovuti all'uso di Stevia.
Gli studi effettuati per verificare eventuale tossicità hanno accertato che la dose letale è pressochè impossibile da raggiungere.
Anche l'uso prolungato di Stevia non da nessun tipo di effetto collaterale.


Ora anche in Italia .. contattaci per piante, prodotti, consigli sulla Stevia ... ;) 

sabato 21 aprile 2012

World STEVIA Use

Regulatory approval in the European Union (granted in November 2011) has set the stage for STEVIA use to explode on the other side of the Atlantic in 2012 and beyond. Asia Pacific, where the ingredient has been used as a sweetener in some regions for decades, has the largest market share for stevia at 35.7%, followed by North America (30%) and South America (24.3%).
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